58° Festival dei Saraceni

58° Festival dei Saraceni

Fondato nel 1968 dal professor Mauro Uberti, il Festival dei Saraceni di Pamparato ha ricoperto un ruolo determinante nell’esordio, nello sviluppo e nella piena affermazione della musica antica in Italia, grazie sia ai suoi frequentatissimi concerti sia ai corsi di alto perfezionamento che richiamavano ogni anno in questa tranquilla zona della Provincia di Cuneo musicisti e appassionati da tutta Europa.
Nel 2018 il Festival dei Saraceni è passato sotto la gestione della Fondazione Academia Montis Regalis, che ha contribuito a riportarlo ai fasti di un tempo, valorizzando non solo opere note e virtualmente sconosciute dei compositori barocchi, ma anche beni architettonici di straordinaria bellezza come la Reggia di Val Casotto, la Chiesa di San Fiorenzo di Bastia Mondovì, il Santuario di Vicoforte e la Chiesa di San Biagio di Pamparato, con conseguenti ricadute positive in termini turistici.

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Sabato 5 luglio 2025 a Pamparato riparte il Festival dei Saraceni, la decana delle rassegne dedicata alla musica antica del nostro paese organizzata dalla Fondazione Academia Montis Regalis di Mondovì in stretta collaborazione con il Comune di Pamparato, che giunge quest’anno alla sua 58ª edizione.

Si tratta di un traguardo quanto mai importante, che ha visto la rivoluzionaria manifestazione avviata nel 1968 dal professor Mauro Uberti rinnovarsi profondamente nel corso del tempo, fino ad assumere la conformazione attuale, in grado di aderire maggiormente al gusto e agli interessi del pubblico dei giorni nostri.

Questa scelta ha permesso al Festival dei Saraceni di diventare un importante presidio culturale della provincia di Cuneo, molto apprezzato sia dalla popolazione del territorio, che nel corso degli anni ha potuto avvicinarsi a un repertorio di rapinosa bellezza, sia dai numerosi turisti che nei mesi estivi visitano questa splendida parte del Basso Piemonte. Il ricco e vario cartellone riassume un progetto che da un lato ricalca l’idea originale di una rassegna basata soprattutto sul patrimonio musicale antico e barocco e dall’altro si apre a proposte più eterogenee, volte a incuriosire un pubblico più ampio ma sempre caratterizzate da un alto livello qualitativo, integrandole in alcune occasioni con altri generi quali la danza, la poesia e il teatro.

La direzione artistica si è posta l’obiettivo di favorire una nutrita partecipazione di pubblico utilizzando, oltre all’Oratorio Santa Croce (Sala Ghislieri) di Mondovì, location alternative ma di grande prestigio come l’imponente Reggia Sabauda di Val Casotto, di proprietà della Regione Piemonte e riaperta al pubblico dopo diversi anni di chiusura, il suggestivo chiostro della Cattedrale di San Donato di Mondovì, la Chiesa di San Biagio, l’Oratorio di Sant’Antonio e il Castello di Pamparato. Il desiderio di favorire un esteso accoglimento della proposta artistica ha portato alla scelta di mantenere un prezzo accessibile della biglietteria, che si aggiunge a una non trascurabile quota di eventi gratuiti.

 

 

 

 



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La Fondazione Academia Montis regalis ringrazia per il sostegno
e per la preziosa collaborazione